Animali umanizzati

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  1. *176-176*
     
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    Giusto oggi su un quotidiano locale leggevo dell'abitudine di "umanizzare" i nostri pet,dotandoli di vestitini di alta moda,nutrendoli con dolcetti vari,addirittura mettendoli a tavola con òa famiglia,sostenendo che sono "della famiglia",il che è vero e deve essere così,ma vorrei analizzare un po' meglio questa abitudine generalizzata,l'Umanizzazione degli animali,da un punto di vista più ampio,anche etologico,soprattutto guardando il fenomeno dalla parte degli animali,e aggiungerei,per il loro stesso bene...
    Prendiamo ad esempio il cane,amico dell'uomo per eccellenza.
    Sappiamo tutti che la sua natura deriva dall'addomesticamento del lupo,avvenuto in tempi molto lontani,a cui è seguita una selezione,naturale o artificiale,che ha dato vita alle razze che conosciamo attualmente,sempre più consone ai bisogni o capricci dell'uomo stesso,con la conseguenza che qualcuno ha portato questa cosa verso l'esaperazione,arrivando ad attribuire all'animale caratteristiche "umane",allevandolo di conseguenza,ed ecco che troviamo i fenomeni descritti in apertura...
    Dovremmo però tenere a mente un particolare molto importante,abbiamo manipolato la sua morfologia,ma il suo istinto rimane press'a poco simile alle sue origini lupine,così come noi conserviamo istinti ancestrali ereditati da quando eravamo ancora nello stesso ramo evolutivo che poi si biforcò,separandoci dalle scimmie.
    La Famiglia e il Cane:
    Molti di noi sanno,o sarebbe opportuno sapessero,che quella che noi chiamiamo famiglia,per il nostro cane rappresenta il Branco,ed essendo un animale istintivamente da branco,con le sue gerarchie,sin dal momento in cui acquisisce la consapevolezza di "essere",si chiede quale sia la sua collocazione all'interno del loro "branco" di umani,che lui considera altri suoi simili,cioè vede altri cani,non uomini,per lui è la cosa più naturale del mondo trovare la propria collocazione,a seconda del carattere,dominante o sottoposto,per cui dovrebbe essere naturalissimo anche per noi considerarlo tale,possibilmente facendogli comprendere che lui,nel "Branco",viene dopo tutti gli altri "cani",a prescindere,senza usare violenze gratuite,che nel mondo lupino NON sono mai praticate,tanto che molto spesso le questioni si risolvono con "rimproveri" sotto forma di righii oppure un morsicotto sul muso,che gli addestratori coscienti hanno tradotto in un colpetto,deciso ma non forte con la mano o un giornale arrotolato,sempre sul muso,che viene tradotto come "rimprovero" da parte di un superiore da parte della sua istintualità.A volte accade che il cane si rivolti a questa cosa,ciò è dovuto a una errata interpretazione del concetto "collocazione" da parte degli umani,avendogli lasciato troppa libertà di "sbrago",che lo ha portato alla consapevolezza di poter "sfidare",per tentare la scalata gerarchica,magari fino al ruolo di capo-branco,anche questo è naturale,e conosco un caso in cui un cane sfidò apertamente una bimba a cui era originariamente affezionatissimo,era un Pastore Tedesco,cresciuto in casa,continuamente a contatto con la famiglia,e non escludo con una certa dose di "umanizzazione",la conseguenza di tale comportamento fu di essere sato collocato fuori dalla casa,come qualunque altro cane che possedevano,il cane la prese molto male,ma pure questa è una conseguenza "lupina",dove sfidare un Capo può portare all'estromissione dal branco stesso,talvolta il soggetto si lascia letteralmente morire per l'umiliazione subìta,ma la famiglia umana ha agito,forse inconsapevolmente,secondo Natura,dato che una eventuale riammissione avrebbe potuto significare il ripresentarsi del fenomeno,non appena si fosse sentito di nuovo abbastanza "forte".
    A volte,da umani,ci consideriamo crudeli quando,durente il pranzo, rifiutiamo di dargli cibo quando si mette al nostro fianco,mendicandolo,ma non è affatto così,anche nel branco lupino il Capo mangia per primo,e noi siamo i Capi,perciò con l'assoluto potere sul cibo,quindi lui dovrebbe mangiare sempre DOPO di noi,nella sua ciotola,che rappresenta il "lasciarlo mangiare",e non dovrebbe nemmeno ribellarsi qualora gliela togliessimo mentre sta mangiando,anche se non è lecito,perchè lascierebbe intendere una "indecisione" del Capo,e il cane,istintivamente non comprende comportamenti incoerenti,e a volte non li tollera,per questo è possibile che tenti di difendere il cibo,che da quel momento è diventato a tutti gli effetti "suo".
    Conosco un altro caso di Umanizzazione portata all'estremo,il caso di Hector,un Alaskian Malamute,che lo ha portato a un livello di snaturalizzazione talmente estremo da renderlo di fatto ingestibile,tanto più su una razza così primitiva,relativamente poco manipolata dall'uomo.

    Proviamo a interpretare qualche comportamento umano,vedendolo dal lato canino-lupino?

    Il Cane "canta" con noi: Anche se riteniamo questo fenomeno molto spettacolare,non ha nulla di ultraterreno o paranormale,sta semplicemente "rispondendo" a un richiamo sociale del proprio "branco" per avvalorare il concetto di appartenenza,questo lo facciamo inconsapevolmente anche noi quando canticchiamo su una base registrata,facciamo Karaoke o battiamo il tempo,non a caso i primi accenni musicali della natura umana erano di tipo ritmico,e i primi strumenti musicali di cui si è dotato l'uomo sono stati a percussione,quindi non siamo così diversi :)

    Il cane,da fuori,abbaia insistentemente senza ragione apparente,gli diciamo di star zitto,tace per pochi secondi poi riprende: Teniamo presente che lui ha dei sensi molto più sviluppati dei nostri,e non sempre "non c'è niente" di cui voglia avvertirci,ma ammesso che effettivamente non vi sia alcuna ragione è molto probabile che voglia lanciare un richiamo verso il branco per dire "Ehi,io ci sono eh?",e il nostro "Boby...fa la cuccia" lo interpreta come una semplice risposta tipo "Anch'io ci sono!",e ne voglia continuamente conferma,in mancanza della visione diretta dei Capi o degli altri "gregari",dato che ancestralmente l'isolamento poteva significare Pericolo,quindi vorrebbe la conferma della vicinanza,soprattutto del Capobranco,che per natura infonde Sicurezza,perchè Lui è il più Forte,e se c'è Lui nei paraggi è tutto OK...Questo "essere nei paraggi" è un particolare spesso sottovalutato...Al nostro Cane potrebbe bastare questo,un segno di vicinanza,che non necessariamente significa scendere dal letto a trascorrere la notte con lui,basta un semplice oggetto,tipo una copertina,che porti inequivocabilmente l'odore del Capo,dato che il Cane si basa molto sui segni olfattivi,specialmente di notte,quando nemmeno lui può vedere gli altri gregari.

    Considerate queste piccole e semplici cose,viene da pensare che,a ben vedere,non siamo così diversi dagli altri animali,e tutti dovremmo imparare a vivere secondo la nostra Natura,Uomini e Cani,Uomini come Uomini e Cani come Cani,cercando di capirci,ma evitando di trasferire le rispettive Nature,perchè sarebbe dannoso per gli uni e per gli altri. :)
     
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0 replies since 24/2/2010, 12:29   1115 views
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